INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO, SALUTE E BENESSERE
1 - Il problema elettrosmog e la nascita di un protocollo di indagine completo |
autore: Arch. Carlo Zanella
ottobre 2013 |
Mi sono imbattuto per la prima volta nel termine elettrosmog circa vent’anni fa, durante un corso di bioarchitettura, mi ha colpito l’importanza del tema e la sua sottovalutazione generale, portandomi ad approfondire sempre di più la materia.
Fin dai primi studi di bioarchitettura l’interpretazione olistica del corpo e della sua relazione con l’ambiente mi hanno fatto capire come il nostro benessere sia legato a vari fattori a cui spesso non dedichiamo la dovuta attenzione ... da architetto ho cercato di capire quello che i medici ed i ricercatori hanno scritto e scoperto sui campi elettromagnetici ed i loro effetti biologici, per trovare delle soluzioni in grado di rilevare e correggere il problema nelle situazioni reali. Molti studi sono approfonditi ed utili a capire i meccanismi biologici, altri sono scritti più generali ma che ne fanno comprendere l’importanza generale; lo stesso Roy Martina, che di un approccio integrato alla medicina ha fatto la sua missione, dice che gli aspetti da considerare per una vita sana sono: lo stile di vita, l’alimentazione e l’ambiente, arrivando a specificare l’elettrosmog come problema sottovalutato. |
E pensare che gli studi non mancano: è dagli anni '70 che le statistiche epidemiologiche hanno evidenziato la correlazione fra esposizione a campi elettromagnetici artificiali e problemi di salute anche gravi (in questo caso, gli studi sono riferiti perlopiù agli effetti degli elettrodotti) . Solo negli ultimi anni è stata però ampliata la ricerca sui tessuti biologici e sulle interferenze con il sistema immunitario e nervoso, determinando in entrambi i casi risultati che evidenziano molto chiaramente i danni che l'elettrosmog può provocare.
Le valutazioni medico-scientifiche, che consistono in ormai innumerevoli ricerche, effettuate soprattutto nel Nord Europa da più di trent'anni e dedotte dopo anni di osservazioni hanno portato ad affermare che bastano campi elettromagnetici normalmente rilevabili nelle abitazioni per provocare l’indebolimento del sistema immunitario da un lato e l’incapacità di una corretta regolazione ormonale dall'altro (ne possono derivare malesseri e cronicizzazioni di mali comuni e di cui non si risale quasi mai alla vera causa, come l'insonnia (primo problema legato alla riduzione della melatonina, che è il primo effetto biologico dell’elettrosmog), l'emicrania, le allergie, l'asma, le forme depressive, e cosi' via, sino a stato più gravi, con l'insorgenza di forme tumorali.
Il problema è ulteriormente aggravato per bambini ed anziani, che hanno un sistema immunitario o ancora da consolidarsi o indebolito. Un’ ulteriore prova “istituzionale” della effettiva pericolosità di tali campi è che l’ EPA (agenzia americana per l’ ambiente, Stati Uniti) già nel 1990 inseriva i CEM (Campi ElettroMagnetici) a bassa intensità (quindi quelli d’ utenza domestica) nel sottogruppo B1, cioè quello dei potenziali cancerogeni, insieme a DDT, PCB e diossina….
Oggi siamo costantemente circondati da sorgenti di campi elettromagnetici, sia esterne all'abitazione, quali elettrodotti, ripetitori radiotelevisivi, stazioni di telefonia mobile, radar, ecc., sia interne quali l'impianto elettrico domestico e tutte le apparecchiature collegate, ed ognuna provoca una diversa tipologia di campo, con diversi meccanismi fisici e biologici.
Le valutazioni medico-scientifiche, che consistono in ormai innumerevoli ricerche, effettuate soprattutto nel Nord Europa da più di trent'anni e dedotte dopo anni di osservazioni hanno portato ad affermare che bastano campi elettromagnetici normalmente rilevabili nelle abitazioni per provocare l’indebolimento del sistema immunitario da un lato e l’incapacità di una corretta regolazione ormonale dall'altro (ne possono derivare malesseri e cronicizzazioni di mali comuni e di cui non si risale quasi mai alla vera causa, come l'insonnia (primo problema legato alla riduzione della melatonina, che è il primo effetto biologico dell’elettrosmog), l'emicrania, le allergie, l'asma, le forme depressive, e cosi' via, sino a stato più gravi, con l'insorgenza di forme tumorali.
Il problema è ulteriormente aggravato per bambini ed anziani, che hanno un sistema immunitario o ancora da consolidarsi o indebolito. Un’ ulteriore prova “istituzionale” della effettiva pericolosità di tali campi è che l’ EPA (agenzia americana per l’ ambiente, Stati Uniti) già nel 1990 inseriva i CEM (Campi ElettroMagnetici) a bassa intensità (quindi quelli d’ utenza domestica) nel sottogruppo B1, cioè quello dei potenziali cancerogeni, insieme a DDT, PCB e diossina….
Oggi siamo costantemente circondati da sorgenti di campi elettromagnetici, sia esterne all'abitazione, quali elettrodotti, ripetitori radiotelevisivi, stazioni di telefonia mobile, radar, ecc., sia interne quali l'impianto elettrico domestico e tutte le apparecchiature collegate, ed ognuna provoca una diversa tipologia di campo, con diversi meccanismi fisici e biologici.
Per fortuna dove viene studiato un problema spesso nasce anche una soluzione ... studi tedeschi hanno portato alla tabella SBM 2008 (Standard of Building Biology testing Methods, ex Tabella di Maes) che prevede l'utilizzo di strumenti di rilievo ben definiti e, soprattutto, esprime valori precisi per ogni tipologia di campo, da non superare nella zona notte.
E’ uno studio basato sui dati di decine di medici che hanno monitorato migliaia di pazienti a partire dalla fine degli anni ’90, sicuramente il più completo studio condotto sinora. L'attenzione è rivolta in modo specifico alla fase del sonno perchè è proprio durante la notte che si attiva il naturale meccanismo di produzione di ormoni e neurotrasmettitori (melatonina e serotonina), che campi elettromagnetici anche deboli possono bloccare quasi totalmente. E' per questo che i riflessi si hanno sui meccanismi legati a questi ormoni, ovvero il sistema immunitario e nervoso, che vengono indeboliti (da cui, ad esempio, le prime difficoltà del sonno) .... la situazione si può però rinormalizzare in breve elimanando la causa, ovvero eliminando/schermando la sorgente del campo elettromagnetico pericoloso. |
Quindi: esiste un problema, di cui conosciamo il meccanismo biologico, di cui conosciamo le cause, sappiamo come misurarle e quali sono le indicazioni dei valori da non superare ... da qui sono partito per elaborare un protocollo che ho chiamato CHECK-UP CASA, che rileva in modo veloce e scientifico tutte le possibili sorgenti di inquinamento elettromagnetico, sia esterne all'edificio che interne alla casa, in bassa ed in alta frequenza, campi statici ed alternati. L’elettrosmog è’ un aspetto importante del protocollo, che comprende anche l’indagine delle anomalie energetiche naturali (geobiologiche) e delle energie sottili (campo radiante globale): solo in questo modo si può garantire un ambiente sano, dove dormire equivale a rigenerare il proprio benessere.
I principali campi rilevati sono:
CAMPO MAGNETICO ALTERNATO A BASSA FREQUENZA, 50-60 Hz - Rileva la componente magnetica prodotta dalle apparecchiature e dagli impianti, nonchè dalle linee di distribuzione esterne. Si utilizza sonda 3D mod. M 50 3D, prod. Teslatronics (U.S.A.)
CAMPO ELETTRICO ALTERNATO A BASSA FREQUENZA 50-60 Hz tensione corporea - E' la misura fondamentale per la determinazione dei valori realmente incidenti sull'organismo; è la misurazione che meglio permette di valutare l'incidenza biologica del campo elettrico. Si utilizza sonda NMH, mod. Handelektrode Typ 30, prod. Merkel (D) abbinato a multimetro digitale di precisione mod. Finson
CAMPO ELETTROMAGNETICO - ALTA FREQUENZA 100kHz - 2,5 KHz - intensità di campo elettromagnetico e flusso di potenza - Questa misura permette la comparazione dei dati rilevati con quelli espressi espressi dalla normativa; sono interessate le sorgenti quali ripetitori cellulari, radiotelevisivi, radar, nonchè apparecchiature quali forni a microonde, telefonini cellulari, Wi – Fi, lampade a risparmio energetico. Strumento prod. Chauvin Arnoux
CAMPO ELETTROMAGNETICO IN ALTA FREQUENZA livello di disturbo elettromagnetico - E' la misura di riferimento rispetto ai valori di tipo bioarchitettonico indicati dalla tabella di Maes per le sorgenti in alta frequenza. Si utilizza sonda mod. HF Messantenne Typ BBM "T" prod. Merkel
CAMPO MAGNETICO STATICO variazione angolare del campo magnetico statico - La misura permette di valutare le variazioni del campo magnetico statico della zona letto, sia a causa del materasso che del letto o delle strutture murarie. Si usa bussola di precisione in bagno d'olio
I principali campi rilevati sono:
CAMPO MAGNETICO ALTERNATO A BASSA FREQUENZA, 50-60 Hz - Rileva la componente magnetica prodotta dalle apparecchiature e dagli impianti, nonchè dalle linee di distribuzione esterne. Si utilizza sonda 3D mod. M 50 3D, prod. Teslatronics (U.S.A.)
CAMPO ELETTRICO ALTERNATO A BASSA FREQUENZA 50-60 Hz tensione corporea - E' la misura fondamentale per la determinazione dei valori realmente incidenti sull'organismo; è la misurazione che meglio permette di valutare l'incidenza biologica del campo elettrico. Si utilizza sonda NMH, mod. Handelektrode Typ 30, prod. Merkel (D) abbinato a multimetro digitale di precisione mod. Finson
CAMPO ELETTROMAGNETICO - ALTA FREQUENZA 100kHz - 2,5 KHz - intensità di campo elettromagnetico e flusso di potenza - Questa misura permette la comparazione dei dati rilevati con quelli espressi espressi dalla normativa; sono interessate le sorgenti quali ripetitori cellulari, radiotelevisivi, radar, nonchè apparecchiature quali forni a microonde, telefonini cellulari, Wi – Fi, lampade a risparmio energetico. Strumento prod. Chauvin Arnoux
CAMPO ELETTROMAGNETICO IN ALTA FREQUENZA livello di disturbo elettromagnetico - E' la misura di riferimento rispetto ai valori di tipo bioarchitettonico indicati dalla tabella di Maes per le sorgenti in alta frequenza. Si utilizza sonda mod. HF Messantenne Typ BBM "T" prod. Merkel
CAMPO MAGNETICO STATICO variazione angolare del campo magnetico statico - La misura permette di valutare le variazioni del campo magnetico statico della zona letto, sia a causa del materasso che del letto o delle strutture murarie. Si usa bussola di precisione in bagno d'olio
Un check up dell’abitazione, come quello ad una persona, può portare a risultati diversi: si può asseverare l’assenza di campi elettromagnetici potenzialmente dannosi, oppure si possono riscontrare valori, sempre secondo la tabella SBM potenzialmente dannosi e quindi capire se la causa è interna alla casa oggetto dell’analisi, oppure se deriva da una sorgente esterna.
Solo in questo modo sarà possibile trovare la soluzione migliore, a partire dal semplice spostamento del letto e/o di apparecchiature elettriche, passando per l’uso del disgiuntore o bio-switch sino a soluzioni di schermatura più complesse ma per fortuna anche di rara necessità. In questo modo è possibile, in modo definitivo, escludere eventuali problemi a lungo termine causati dall’elettrosmog; la misurazione può essere ovviamente certificata Bio-Ok e diventare quindi un documento che garantisce la sicurezza e salubrità dell'immobile di vista, influendo anche sul suo valore immobiliare. |
Nota: ho omesso le note di riferimento agli studi ed alla bibliografia in generale da cui è stato elaborato questo breve articolo in quanto sarebbe stata più lunga dello stesso testo, saranno oggetto di successivi approfondimenti. Sono comunque disponibile a fornire i dati a chiunque ne fosse interessato.
Carlo Zanella
Carlo Zanella