Radon - inquinamento radioattivo
Il gas radon è un gas naturale, inodore, incolore ed insapore ed è inoltre radioattivo e quindi cancerogeno. Si stima che in Eurpa sia la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo, la causa pincpale è l'esposizione negli ambienti chiusi, come le case ed i luoghi di lavoro.
Il Radon viene generato continuamente da alcune rocce della crosta terrestre ed in particolar modo da lave, tufi, pozzolane, alcuni graniti etc. ed ha la caratteristica di muoversi e di fuoriuscire nelle case, ma essendo incolore, inodore ed insapore, vi è l’assoluta impossibilità di percepirlo sensorialmente.
Quasi tutti gli stati hanno una rigida normativa per la verifica ed il contenimento del gas radon nelle abitazioni, mentre in Italia esiste solo una legge specifica per i luoghi di lavoro, ed è un problema pechè dalla nostra esperienza il problema è molto presente nel nostro territorio (vedi mappa).
La situazione in Italia, come si vede dalla mappa sotto, propone una situazione quanto mai variegata. Ciò è motivato dalla varietà geologica del terreno, causa prima della fuoriuscita del gas. La Lombardia, insieme al Lazio detiene la massima probabilità di presenza del gas, ma anche in questo caso la distribuzione regionale è quanto mai frammentata, con forti differenze fra aree di pianura, alpine e subalpine.
Potenzialmente quindi il problema sussiste in tutte le case ed i luoghi di lavoro con interrati e piani terra, perchè è un gas pesante e si dissolve otre i due metri circa. Il gas si muove nelle spaccature geologiche e penetra nelle abitazioni attraverso microcavillature nelle fondazioni, nei giunti strutturali, negli impianti a terra, ecc., è quindi impossibile stimare il problema senza fare una misurazione scientifica.
La misurazione avviene generalmente utilizzando dosimetria passiva di breve durata, in grado cioè di dare risultati affidabili in circa una settimana; in pratica i dosimetri vengono prelevati dal laboratorio, posizionati nei luoghi da analizzare, attivati e lasciati in situ per circa una settimana, chiusi, prelevati e portati al laboratorio per essere analizzati. I risultati arrivano entro pochi giorni e permettono di capire se è necessario intervenire per risolvere il problema oppure se la situazione è già sicura.
La misurazione può essere ovviamente certificata Bio-Ok e diventare quindi un documento che garantisce la sicurezza e salubrità dell'immobile di vista, influendo anche sul suo valore immobiliare.
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La misurazione avviene generalmente utilizzando dosimetria passiva di breve durata, in grado cioè di dare risultati affidabili in circa una settimana; in pratica i dosimetri vengono prelevati dal laboratorio, posizionati nei luoghi da analizzare, attivati e lasciati in situ per circa una settimana, chiusi, prelevati e portati al laboratorio per essere analizzati. I risultati arrivano entro pochi giorni e permettono di capire se è necessario intervenire per risolvere il problema oppure se la situazione è già sicura.
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